Dalle origini antichissime, probabilmente uno dei borghi dei Peuceti, abitatori della Japigia, Putignano, dopo aver vissuto fausti momenti durante il periodo della Magna Grecia, passò ad essere Municipium Romanum.
Conobbe alterne vicende durante l’età medievale, le sue Mura hanno saggiato l’amore e l’odio di Federico II, i benefici dei Cavalieri di Malta, le lotte in difesa dell’autonomia hanno ospitato nobili e briganti, ma sono rimaste intatte fino ai giorni nostri e ancora adesso il centro storico di Putignano ben si armonizza con la città nuova, in un perfetto connubio tra tradizione e modernità.
Testimone di tutto questo è il Borgo Antico: strette viuzze che si fanno appena largo tra case basse e linde, balconi settecenteschi, un cospicuo patrimonio di chiese. Durante l’escursione nel Centro Storico è possibile visitare, anche con l’ausilio di guide turistiche, la Piazza del Plebiscito dove si affacciano il Sedile, la chiesa romanica di San Pietro Apostolo ed il Palazzo Romanazzi-Carducci.
La Chiesa, dalla facciata solenne e maestosa, impreziosita dall’imponente rosone del sec. XV, al suo interno di recente restauro, offre agli occhi del turista il suo soffitto ligneo, opere dello scultore cinquecentesco Stefano da Putignano e piccoli altari che custodiscono le reliquie di S. Cesario, S. Mercurio, S. Clemente, Santa Crescenza, Santa Costanza e Santa Benedetta donate da Papa Clemente II per intercessione di Fra Giuseppe Eusanio, dell’Ordine degli Eremiti, vescovo di Porfirio e Assistente al Soglio Pontificio.
Di prossima apertura al pubblico, il Palazzo ROMANAZZI-CARDUCCI, di cui il Comune di Putignano è proprietario dagli anni ’60 fu fatto edificare dal “Balì” Gian Battista Carafa nel XV sec. e per un lungo periodo fu sede dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. E’ dotato di un raro ed ampio giardino pensile. Fu donato, compresi gli arredi, dal Grand’Ufficiale Guglielmo Romanazzi Carducci, Principe di Santo Mauro, all’Amministrazione Comunale con il preciso dettato di adibirlo a Museo Civico. Il Palazzo rappresenta un particolare interesse pubblico per Putignano e per la storia pugliese per aver ospitato ripetutamente oltre i suoi antenati, illustri perso nalità storiche tra cui S.A. il Re d’Italia Umberto II.
Il Museo, oltre ad avere mobili autentici, già restaurati, vanta librerie con libri di notevole valore storico, numerose argenterie, quadri e porcellane di notevole pregio. Fiore all’occhiello del museo sarà l’allestimento, nel suo interno, della pregiata collezione di armi del Principe, che vanta anche alcuni pezzi rari.
Continuando la passeggiata lungo la ‘chiancata’ (vecchio estramurale rivestito di chianche) è possibile visitare il Convento delle Carmelitane, meglio conosciuto come Convento Grande ed è senza alcun dubbio uno dei più significativi monumenti del patrimonio storico ed artistico putignanese rinascimentale di recente restauro ed adibito a sede della Biblioteca Comunale. A fianco del Convento è ubicata la chiesa, un vero e proprio gioiello seicentesco per la ricchezza e il pregio degli arredi e del mobilio interno. Si prosegue ammirando vicoli e palazzi medievali sino ad arrivare in Largo S. Maria dove si affaccia la splendida Chiesa Barocca di Santa Maria la Greca dove sono custodite le spoglie di Santo Stefano Patrono di Putignano.
Per il turista sarà d’obbligo visitare le chiese rupestri di San Michele in Monte Laureto e della Madonna delle Grazie scavate nella friabile roccia calcarea.
Ad omaggiare il nome del Comune di Putignano è il celeberrimo Carnevale con sfilate di carri allegorici, vere e proprie opere d’arte ispirate dalla fantasia dei maestri cartapestai. Non da ultime, le sfilate, sono protagoniste della notte bianca programmata per l’estate.
E’ interessante sapere che è anche possibile effettuare visite guidate ai capannoni dei carri allegorici contattando la Fondazione del Carnevale di Putignano.
Di notevole interesse speleologico è la Grotta del Trullo scoperta nel 1931 ed unica nel suo genere in quanto interamente ricoperta di stalattiti e stalagmiti alabastrine.